Arriva un nuovo studio, tra i più significativi per numerosità di controlli e protocollo, a confermare che non esiste rapporto tra la somministrazione del vaccino per morbillo, parotite e rosolia e l'insorgenza di autismo. La ricerca dimostra chiaramente l'assenza di associazione e addirittura toglierebbe al vaccino anche il possibile ruolo di "scatenante" l'autismo in persone predisposte. La ricerca è stata pubblicata su Jama ed è stata firmata da esperti del Lewin Group di Falls Church in Virginia. Sono stati presi in esame ben 95.000 bambini, tutti con fratelli più grandi alcuni dei quali colpiti da autismo. Proprio studiando il 2 per cento dei bimbi con un fratello già colpito da sindrome dello spettro autistico, condizione che aumenta il rischio di otto volte, si sarebbe dovuto trovare percentuali più elevate della malattia in chi è predisposto. Invece nulla. Non è stata osservata alcuna associazione né ci sono state evidenze che aver ricevuto una o due dosi di vaccino trivalente sia risultato associato ad un incremento del rischio di autismo, nemmeno tra bambini che hanno un fratello maggiore già malato. Insomma, per le teorie di Wakefield, peraltro già ampiamente sconfessate dalla scienza ufficiale, arriva un'altra cocente bocciatura. Il nuovo studio americano, per le sue dimensioni e per la particolare valutazione scientifica effettuata, si pone infatti come una nuova pietra miliare nelle conoscenze sui rischi da vaccinazione
Fonte: edott.it